Mazara, escalation di scippi e furti soprattutto in centro città. In attesa di più controlli e dell’Esercito…

Redazione Prima Pagina Mazara

Una serie di scippi ai danni di cittadini, ed anche visitatori, e anche alcuni furti in abitazioni e perfino in strutture turistiche avvenuti negli ultimi giorni. Questo è quanto lamentano alcuni residenti e ed esercenti del centro storico di Mazara del Vallo. Non manca anche qualche caso davvero paradossale. Come quello accaduto al collega Ettore Bruno, addetto stampa del Comune di Mazara del Vallo, che lo scorso 4 giugno, finendo il proprio turno lavorativo, alle ore 14, con sua amara sorpresa ha scoperto che gli avevano rubato lo scooter, un SuperScarabeo vecchio modello, che aveva posteggiato presso Largo dell’Approdo Fenicio, un piccolo piazzale (vedi foto) accanto ai palazzi comunali ove vi sono posti riservati a bici e moto, all’incrocio fra la via Carmine e la via San Giovanni.

Bruno ha sporto immediatamente denuncia ai carabinieri che avrebbero prelevato anche le immagini di alcune videocamere di sorveglianza ove risulterebbe evidente l’azione condotta da un giovane malvivente, probabilmente autore di altri furti di ciclomotori e biciclette in Città. Dello scooter in questione non vi è più nessuna traccia. Pertanto, torniamo a sollevare alcuni interrogativi posti già in passato. Vi è forse un punto in Città ove vengono raccolti tutti questi mezzi rubati? Possibile che vengano smontati ed i pezzi rivenduti al mercato nero a qualche officina? Potrebbero anche finire anche altrove.

Spesso negli imbarchi per la Tunisia si vedono auto o carri che trasportano ciclomotori o pezzi di essi. Nelle principali città tunisine spesso si vedono in circolazione numerosi vecchi scooter o ciclomotori prodotti in Italia…Chissa! Comunque la denuncia agli organi competenti nel caso di furti- come sottolinea lo stesso Ettore Bruno- rimane lo strumento, oltre che legale, anche il più efficace affinchè si possano avviare indagini per sgominare tale piaga, punta dell’iceberg del fenomeno microcriminalità in città.

Un fenomeno molto complesso che ha diverse sfaccettature declinandosi in diverse modalità. Nell’ultimo anno abbiamo più volte affrontato la questione delle aggressioni, soprattutto nel centro storico, subite da cittadini e da visitatori da parte di gruppi di giovani, sia autoctoni che di origine maghrebina, vere e proprie “baby gang” armate anche di coltelli e tirapugni. E’ aumentata l’attività e la presenza delle forze dell’ordine sul territorio a seguito di alcuni fatti di violenza, ma non solo visto che vi è stata una recrudescenza di furti ai danni di diverse attività commerciali del centro urbano; ad esser presi di mira sono stati soprattutto bar a negozi di abbigliamento.

Ciò ha generato molta paura e apprensione fra i cittadini e soprattutto fra i gestori di esercizi del centro storico. Immagini delle telecamere private hanno più volte dimostrato che a compiere spesso questi atti criminali sono dei giovani, spesso operanti a capo coperto. Tali fatti di cronaca sarebbero legati anche al mercato e consumo di sostanze stupefacenti, vedi in particolare il pericoloso crack ormai diffuso anche fra meno giovani. Si registrano di frequente anche atti vandalici ai danni dell’arredo pubblico e di privati cittadini.

Cresce la paura dei cittadini e delle famiglie, il tema della sicurezza ha animato molto il dibattito politico negli ultimi mesi con la richiesta da più parti di un utilizzo, come in altre città viciniore, dei militari per presidiare, soprattutto nei week-end, il centro storico. Se n’è parlato anche circa un mese fa in una seduta del Consiglio comunale che all’unanimità ha deciso di approvare un emendamento al Bilancio di previsione per destinare 100mila euro al finanziamento di progetti di potenziamento dei servizi di controllo finalizzati alla sicurezza urbana (come previsti dall’art.

208 comma 5, del dlgs. n. 285/1992), da realizzarsi con l’utilizzo delle agenzie di vigilanza privata e associazioni di volontariato riconosciute; iniziativa da concordare preventivamente con la Prefettura ed in particolare con il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, così come consigliato in aula dal Salvatore Quinci il quale è tornato ad invitare i cittadini a denunciare gli episodi di violenza. Al fine di garantire una "movida" sicura nella presente stagione estiva, nel corso di una recente riunione in Prefettura, a Trapani, del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica era stato stato deciso che a partire dal prossimo 15 giugno anche a Mazara del Vallo militari dell’operazione “strade sicure” sarebbero stati impiegati a supporto dei servizi straordinari interforze di prevenzione e controllo del territorio.

Attendiamo anche questo…

Francesco Mezzapelle