Mazara, ennesimo peschereccio incagliato nel porto canale. Sull’arrivo della draga ancora nessuna certezza

Redazione Prima Pagina Mazara

Questa mattina un nostro videolettore ci ha inviato un video di pochi secondi ove si vede chiaramente un peschereccio incagliato al centro del porto canale di Mazara del Vallo (vedi foto di copertina e video allegato a seguito dell'articolo). Molto difficili e rischiose le operazioni di disincagliamento dello stesso natante anche con l'utilizzo di grosse cime dalla terraferma. Si tratta dell’ennesimo caso visto che in questi anni, ed in particolare negli ultimi mesi abbiamo più volte segnalato, a causa del fondale fangoso, l’incagliamento nello stesso bacino portuale di diversi motopesca iscritti al Compartimento marittimo di Mazara del Vallo dopo il varo a seguito di lavori di manutenzione in cantiere, nel percorso per raggiungere la banchina del porto peschereccio (il cosiddetto “porto nuovo”).

Alcuni giorni fa anche una barca a vela di circa una decina di metri rimase incagliata più o meno nello stesso punto (pubblicammo anche un video), evidente la difficoltà dello skipper di tirar fuori dalle sabbie l’imbarcazione. Il porto canale, e in generale il fiume Mazaro, a causa del mancato dragaggio negli ultimi 40 anni, è praticamente innavigabile, ed in stato di forte degrado, con conseguenze nefaste per comparto peschereccio e per le attività ad esso collegate. Quando finisce bene i natanti incagliati non riportano nessun danno, ma spesso è avvenuto il contrario.

Cresce sempre più il grido di allarme degli operatori economici le cui attività, cantieri navali, grande e piccola pesca, rischiano seriamente di cessare a causa delle condizioni del porto canale. Anche sui social diversi cittadini affrontano quasi quotidianamente la questione ponendo interrogativi, anche in chiave ironica, sull’arrivo della draga.

In merito alla mancata escavazione del porto canale di Mazara del Vallo in questi anni abbiamo assistito ad una vicenda (da noi sempre aggiornata) che ha davvero dell’assurdo; fra rimpalli di competenze, ritardi, indagini giudiziarie, è successo di tutto. Finalmente alla fine del 2023 erano stati avviati i primi lavori con la pulizia di buona parte degli argini del fiume Mazaro e si aspettava l’arrivo della “sorbona” (una grossa draga in grado di scavare i fondali del tratto centrale del porto canale ove transitano le imbarcazioni) quando i lavori di colpo si sono bloccati.

Lo scorso 28 febbraio si è svolta nella Sala Giunta del Comune di Mazara del Vallo una riunione, richiesta dal sindaco Salvatore Quinci, ma convocata su iniziativa della “Struttura di contrasto al dissesto idrogeologico” guidata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani (assente ma rappresentato da dirigenti regionali) di una riunione di un tavolo tecnico per superare la situazione di impasse negli interventi e accelerarne la ripresa. Al termine dell’incontro, lo stesso pomeriggio del 28 febbraio una nota (da noi pubblicata) dello stesso presidente della Regione (Clicca qui per leggere la nota da parte della Presidenza della Regione Siciliana a seguito di quell’incontro) annunciava lo “sblocco” dei lavori escavazione del porto canale e dalla foce del fiume Màzaro. Nella stessa nota si legge che nel corso della riunione è stato un cronoprogramma con le attività da attuare per il recupero e la riqualificazione del bacino fluviale. Ad oggi però di questo “cronoprogramma” non abbiamo notizia: non sappiamo quando ufficialmente inizieranno i lavori, le scadenze delle diverse fasi e la data di completamento.

I cittadini mazaresi pertanto attendono, come del resto fatto in questi lunghi anni a seguito di annunci da parte della politica, l’arrivo di una vera e propria draga per l’escavazione del porto canale.

Francesco Mezzapelle