Mazara, Consiglio comunale, la Prefettura reintegra Giorgio Randazzo
Con nota ufficiale la Prefettura di Trapani ha oggi revocato la sospensione, decisa lo scorso 21 luglio, da consigliere comunale di Mazara del Vallo di Giorgio Randazzo coinvolto nell’inchiesta relativa alla presunta sottrazione e tentativo di vendita al fotografo Fabrizio Corona di numerosi file riservati sulla cattura del superlatitante mafioso Matteo Messina Denaro. Il Tribunale di Palermo ai primi di agosto aveva revocato la misura degli arresti domiciliari a suo carico accogliendo le richieste, formulate in sede di riesame, dallo stesso consigliere comunale accusato di ricettazione.
In quella sede l’indagato, difeso dall’avv. Massimiliano Di Giorgi, aveva sollevato infatti l’eccezione circa la non competenza dell’autorità giudiziaria palermitana in quanto l’eventuale reato sarebbe stato commesso a Mazara del Vallo e quindi di competenza del Tribunale di Marsala. Randazzo aveva respinto le accuse a suo carico evidenziando di esser un incensurato e il fatto che non sarebbero stati ritrovati i file trafugati. Sempre in sede di Riesame furono invece confermati gli arresti domiciliari per l’altro indagato, il carabiniere Luigi Pirollo, accusato di accesso abusivo al sistema informatico e di violazione del segreto d’ufficio; anche lui in sede di riesame aveva respinto le accuse a suo carico sostenendo che l’accesso al server rientrava tra le sue prerogative e che non c’è prova che la consultazione dei dati avesse un fine illegittimo.