Mazara, carcassa cetaceo ancora non rimossa. Aria irrespirabile nella zona

Redazione Prima Pagina Mazara

Questa mattina vi abbiamo raccontato, anche attraverso un video, della carcassa di un cetaceo, di circa tre metri, che galleggiava a pochissimi metri dalla riva del tratto di spiaggia del lungomare San Vito di Mazara del Vallo, compreso fra il lido Kikis e la rotonda. Potrebbe trattarsi di un esemplare di "zifio" (Ziphius cavirostris), e alla deriva da almeno una settimana, a causa forse di uno scontro con un'imbarcazione o anche, come spesso successo per le tartarughe marine, per l'imbrigliamento con reti da pesca abbandonate.

Era stato proprio il proprietario del lido ad avvisare fin dalle prime ore del mattino la locale Capitaneria di Porto che ha effettuato sul posto un sopralluogo per verificare la situazione e il da farsi per al rimozione della carcassa. Il comandante Capitaneria, Enrico Arena, ci ha riferito di aver ricevuto la segnalazione già alle ore 7 del mattino e di aver allertato il Servizio Veterinario dell'ASP Trapani e il Comune di Mazara del vallo che dovrà occuparsi dello smaltimento della carcassa attraverso una ditta specializzata.

Aggiornamento ore 13,20: la carcassa del piccolo cetaceo si trova ancora nello stesso posto di questa mattina (vedi foto scattata da un nostro lettore); l'area in raggio di alcune centinaia di metri è irrespirabile. In mattina vi è stato sopralluogo della Capitaneria. Abbiamo contattato l'assessore comunale ai Servizi alla Città, Michele Reina, il quale ci ha riferito: "che il Comune, attraverso l'arch. Tatiana Perzia, sta lavorando da alcune ore per trovare una soluzione adeguata in tempi rapidi”. Si spera pertanto che in queste ore possa effettuarsi l'intervento per non aggravare la situazione ambientale in quel tratto del lungomare con seri rischi per la salute pubblica. Disagi per i residenti e bagnanti nel tratto di spiaggia in questione.

Aggiornamento ore 17: L’assessore comunale all’Ambiente Giacomo Mauro ci ha assicurato la rimozione della carcassa nelle prime ore del mattino, all'incirca alle ore 6, di domani. 

Francesco Mezzapelle