Maxi-sequestro di materiale pedopornografico, tre persone finite in manette in Sicilia

Redazione Prima Pagina Mazara

Un'operazione congiunta della polizia postale e della Procura di Catania ha portato all'arresto in flagranza di tre individui, smascherando un giro di sfruttamento sessuale minorile online. L'indagine, coordinata dal Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (Cncpo), ha fatto luce su otto persone, tre delle quali sorprese in flagrante durante le perquisizioni domiciliari. Grazie alla sinergia con l'organizzazione no profit «Child rescue coalition» e all'impiego di sofisticate tecniche di geolocalizzazione, il Cncpo ha individuato in Sicilia alcuni utenti coinvolti nello scambio e nel download di materiale pedopornografico.

Gli ulteriori accertamenti condotti dal Centro operativo per la sicurezza cibernetica della Polizia postale di Catania hanno fornito elementi sufficienti alla Procura etnea per disporre perquisizioni personali e informatiche a carico degli otto sospettati. Nel corso delle operazioni, i dispositivi di tre di loro hanno rivelato un'enorme quantità di file pedopornografici, determinando l'immediato arresto. I provvedimenti restrittivi sono stati successivamente convalidati dai Giudici per le indagini preliminari (Gip) competenti per territorio, ovvero Catania, Ragusa e Siracusa, province di residenza degli arrestati. Gli indagati, tutti uomini di età compresa tra i 40 e i 60 anni e provenienti da diversi contesti sociali, ora dovranno rispondere delle gravi accuse.

Le perquisizioni hanno inoltre portato al sequestro di numerosi apparecchi informatici contenenti decine di migliaia di file illegali, cruciali per le ulteriori fasi dell'inchiesta.