Mafia: I boss percepivano contributi UE, 94 arresti

Redazione Prima Pagina Mazara

Milioni di euro sono andati a finire nelle tasche di numerosi boss mafiosi siciliani. La truffa, scoperta dalla Guardia di Finanza e dai Carabinieri di Messina, nelle prime ore di oggi, ha portato all'esecuzione di 94 arresti, 48 sono finiti direttemente in carcere mentre il resto sono ai domiciliari. Milioni di euro dell'Unione Europea sono finiti nelle mani della mafia dei Nebrodi che incassava contributi destinati all'agricoltura. Le aziende ricevevano contributi Agea per terreni di cui non disponevano, sfruttando la complicità di addetti ai controlli.

Oltre agli arresti, grazie ad un lavoro iniziato qualche tempo addietro, si è arrivati a sequestrare 151 aziende che in otto anni avevano incassato ben 5 milioni di euro. I nomi di rilievo dell'operazione sono quelli delle cosche ti Tortorici, i “Bontempo Scavo” e i “Batanesi”. Ai domiciliari anche alcuni insospettabili, come il notaio Antonino Pecoraro, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa; alcuni dipendenti dei Centri di assistenza agricola e fra questi il sindaco di Tortorici, Emanuele Galati Sardo, accusato di concorso esterno.

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