M5S, Alfonso Bonafede dopo le due legislature torna a fare l’avvocato

Redazione Prima Pagina Mazara

In vista delle elezioni politiche che si terranno il 25 settembre il M5S, guidato da Giuseppe Conte, sempre più pronto a intraprendere la campagna elettorale senza l’alleanza con il PD, sta tornando su quei capisaldi che hanno contraddistinto la nascita e la crescita dello stesso Movimento. Da qui la decisione di stoppare la deroga dei due mandati per i suoi parlamentari. Con questa iniziativa molti big del M5S non si presenteranno nelle liste per le prossime elezioni. Fra questi anche l’ex ministro Alfonso Bonafede, mazarese trapiantato in Toscana fin dai tempi dell’università. Bonafede (sarebbe stato lui dopo il voto del 2018 la figura di Conte premier) dopo due legislature alla Camera dei Deputati tornerà alla sua professione di avvocato. Ecco cosa scrive lo stesso attraverso la sua pagina facebook:

Una premessa importante: questo post non è un post di commiato! Non c’è nessun addio da dare né promesse particolari da fare! Uscendo dalla bolla in cui spesso la politica precipita, scopriremo che il cosiddetto nodo del secondo mandato, a prescindere da come la si pensi, è una questione interna al Movimento e molto poco appassionante per gli italiani che hanno problemi seri, forse come mai era accaduto nella storia della Repubblica.

Penso sinceramente che si possa fare buona politica sia dentro che fuori dai palazzi. Non c’è nessuna novità. Per quanto mi riguarda, già da qualche mese sono tornato allo studio legale che avevo fondato ben prima di entrare in politica. Ogni forza politica decide, attraverso i propri vertici, quali regole darsi… e quelle regole vanno rispettate. Specifico soltanto due punti, visto che, come è ovvio che sia, il mio nome (insieme a quello di alcuni meravigliosi amici con cui ho condiviso l’esperienza parlamentare) è richiamato in questi giorni su quasi tutti i giornali:

- Non mi sono mai espresso pubblicamente sui doppi mandati per una questione di stile che rivendico (e, al momento, proseguirò su questa linea).

- Non ho mai chiesto a Beppe o Giuseppe alcuna deroga. E senza alcuna ipocrisia, dico che se mi fosse stato chiesto di ricandidarmi, avrei certamente preso in considerazione la possibilità di proseguire, pur conoscendo le difficoltà in cui si trova il Movimento.

Perché non ho mai visto i ruoli che ho avuto l’onore di rivestire come “poltrone” comode ma semplicemente come luoghi in cui mantenere le promesse fatte ai cittadini. Sotto scorta, lavorando h24, affrontando tutto e tutti, guardando negli occhi il "gattopardo" in ogni giorno di lavoro!

L'obiettivo è sempre stato lo stesso: mantenere le promesse. E, per il rispetto del lavoro che ho portato avanti, non intendo entrare nella logica (certamente rispettabile) del “ritorno tra i cittadini” perché posso dire ad alta voce che non mi sono mai allontanato da loro… anzi, ho portato all’approvazione le “mie” leggi sulla giustizia (la legge Spazzacorrotti su tutte) soltanto grazie alla vicinanza e al sostegno di tanti cittadini che non smetterò mai di ringraziare.

Tanto premesso, e scusandomi se ho (seppur brevemente) contribuito a questo dibattito, sono certo che da oggi il Movimento guarderà avanti.E un domani, se il Capo Politico e il Garante dovranno o vorranno riflettere, legittimamente, sulla modifica di qualche regola che necessita del permesso del Garante, potranno tranquillamente riunirsi tra di loro e risolvere velocemente la questione... possibilmente senza disperdere energie per settimane. Forza MoVimento… guardiamo avanti!

Francesco Mezzapelle