Lettera aperta dei Giovani Democratici di Mazara sul tema del femminicidio
La parola femminicidio non indica il sesso della persona morta. Indica il motivo per cui è stata uccisa.”
Oggi vogliamo ricordare Sara Campanella e Ilaria Sula, due giovani donne uccise brutalmente negli ultimi giorni.
Giovani donne uccise solo perché donne. Il femminicidio è il risultato di una società che si ostina a non riconoscere il diritto delle donne ad essere libere di amare o di non amare più, di dire di “no” ad una attenzione non richiesta, a non essere proprietà di nessuno, ad esistere. Ma è anche molto di più. È un problema che non riguarda le donne, è il problema di moltissimi ragazzi non educati all’affettività, a subire un rifiuto senza che questo condizioni la vita propria o quella degli altri. E la storia ci insegna che spesso un rifiuto può mettere fine alla vita di chi ha osato pronunciarlo. Sara e Ilaria sono solo due delle vittime di femminicidio che questo Paese, da anni, continua a contare ed ogni volta ci ripetiamo che sarà l’ultima. L’ultima non è mai l’ultima.
C’è un grande bisogno di fare la differenza. Possiamo fare la differenza. Possiamo essere la voce di tutte quelle donne che non l’hanno più perché qualcuno ha deciso che così doveva essere. Possiamo fare la differenza affinché mai più a nessuna donna vengano strappati i loro sogni, la loro vita. E c’è bisogno di attivarci in fretta, altrimenti l’ultima sarà sempre la penultima.
Quanto altro sangue dovrà essere versato?