Leishmania, con il metodo ELISA una diagnosi più fedele

Redazione Prima Pagina Mazara

Diagnosticare la Leishmaniosi è una pratica molto comune per il veterinario, vuoi la

grande sensibilità che i proprietari hanno verso la prevenzione della malattia, vuoi la necessità di eseguire i test prima della vaccinazione. Spesso la diagnosi viene affidata a test antigenici rapidi che eseguono un'indagine qualitativa senza di fatto misurare la risposta degli anticorpi alla malattia. Questo aspetto può essere considerato secondario se un cane ha sintomi evidenti che dimostrano una marcata attività del parassita sull'organismo del paziente. Al contrario avere una misura dellapatologia risulta essenziale se il clinico ha dubbi sulla validità del test rapido e nel followup, cioè nel monitoraggio periodico dei pazienti malati al fine di anticipare eventuali recidive, modificare il piano terapeutico e provvedere in tempo ad una nuova terapia.

I metodi che forniscono una misura certa dell'infezione sono tanti; i più pratici e generalmente efficaci per il controllo della malattia sono l'immunofluorescenza (IFAT) e i metodi immunoenzimatici (ELISA semiquantitativa). Il primo metodo fornisce un titolo su base esponenziale, in quanto il numero derivante dall'esame è il risultato di diverse diluizioni eseguite sul campione. E allora la precisione sarà tanto più alta quanto il titolo sarà basso. L'ELISA invece riesce a fornire un titolo su scala lineare, dando un risultato più fedele. anche quando la risposta è molto alta.La nostra struttura vi propone fino alla fine di giugno il controllo del titolo Leishmania con tecnicaELISA semiquantitativa allo stesso prezzo dell'immunofluorescenza.

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Gianfranco Casale

Clinica Veterinaria San Vito