"L'attualità del pensiero di Paolo Borsellino". Intervista al dott. Salvatore Vella Procuratore della Repubblica di Gela

Redazione Prima Pagina Mazara

Paolo Borsellino è stato un esempio umano, oltre che di grande capacità professionale. In quei 57 giorni dopo la morte di Giovanni Falcone non si tirò indietro o si nascose, continuò la su attività pur sapendo benissimo della tragica fine che lo attendeva. Antepose il suo lavoro e il suo nome al di là della sua vita stess. Fu un esempio vero per molti giovani come me che studiavano legge”. Questo quanto sottolineato dal dott. Salvatore Vella, procuratore della Repubblica di Gela, nel suo intervento all’incontro, molto partecipato, intitolato “L’Attualità del pensiero di Paolo Borsellino: società, legge e territorio” che si è svolto ieri pomeriggio presso la sala S.Carlo del Seminario Vescovile di Mazara del Vallo, organizzato dall’Istituto comprensivo Borsellino-Ajello in collaborazione con il Comitato “Il Duemila” e con il patrocinio della Diocesi, del Comune, del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Marsala e delle Camere penale e civile di Marsala.

Paolo Borsellino all’inizio della sua carriera fu pretore a Mazara del Vallo nel 1967, all’epoca del primo mandato del sindaco Nicolò Vella, presidente de “Il Duemila”, che nel corso del suo terzo mandato fece apporre una lapide presso i locali di Palazzo dei Carmelitani che ospitarono l’ufficio di Borsellino. Nel corso dell’incontro il dott. Salvatore Vella insieme al dott. Fernando Asaro, Procuratore della Repubblica di Marsala ha dialogato con il giornalista Ettore Bruno sull’eredità ed attualità del pensiero di Paolo Borsellino e sull’impatto di tale pensiero nella società siciliana.

Le riflessioni dei Procuratori Asaro e Vella sono state precedute dall’introduzione all’incontro del dirigente dell’Istituto comprensivo Borsellino-Ajello Eleonora Pipitone e dai saluti del Vescovo di Mazara del Vallo mons. Angelo Giurdanella, del Sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci e dall’avv. Marilena Messina delegato del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Marsala. Il procuratore Vella ha ricordato la drammatica stagione delle stragi parlando anche della “consapevolezza” che la sua Città, Mazara del Vallo, fino ad allora considerata un ‘isola felice’ per la presenza di un potente mandamento mafioso, acquisì sul fenomeno mafioso, vedi l’attentato a Mazara al commissario Rino Germanà nel settembre di quel tragico 1992.

Vella ha infine sottolineato la necessità, oggi più che mai, dell’utilizzo di strumenti innovativi, già a disposizione in altri Paesi europei, per combattere il malaffare e criminalità organizzata che ha assunto sempre più caratteri transnazionali così come avevano previsto Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Di seguito la nostra intervista al dott. Salvatore Vella.

Francesco Mezzapelle

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