“La Voce” denuncia pozzi comunali di acqua potabile incustoditi ed insicuri

Redazione Prima Pagina Mazara

“Abbiamo previsto interventi per migliorare il servizio di distribuzione idrica per l’intero territorio comunale”; così dice l’assessore ai lavori pubblici e vice-sindaco Silvano Bonanno. Questa dichiarazione che ci indica quanto i nostri Amministratori hanno a cuore il benessere dei cittadini, viene rilasciata dopo che il vice-sindaco ha partecipato, con comprensibile orgoglio, ad una riunione “nel corso della quale sono stati predisposti una serie di interventi per migliorare il servizio di distribuzione idrica con l’acquisto di 4 nuove pompe di sollevamento e, poiché questo intervento comporterà alcuni disagi per gli utenti, l’amministrazione provvede alla fornitura d’acqua a mezzo autobotti”.

Che bello ritrovare antiche abitudini da paese sottosviluppato, come la distribuzione dell’acqua con le autobotti! A quando l’invito a recarci con “bummuli e n’zira” direttamente ai pozzi? Però bisogna riconoscere che gli assessori sono attenti e efficienti!

Infatti l’assessore Bonanno si è accorto con solo 8 mesi di ritardo che le pompe di sollevamento della quasi totalità dei pozzi che forniscono acqua (forse potabile) ai cittadini, sono fuori uso (pozzo Clemente, fermo dal 2010; Messina Uno, fermo da ottobre 2014; Messina Due, fermo da novembre 2014; Castelluzzo, gemellare fermo da 10 anni; Fiumara, fermo da settembre 2014); l’acqua nelle abitazioni non arriva sebbene la città di Mazara del Vallo si trovi su un bacino acquifero di tutto rispetto.

Lo stato in cui versa il servizio idrico è, a dir poco, una dimostrazione di pressappochismo che non è consentito a chi ha in gestione la Pubblica Amministrazione di una città nota anche e purtroppo, se non soprattutto, per gli emolumenti del Sindaco (vedi “La Gabbia” di domenica 26 aprile scorso) e per l’elevatissimo livello di tassazione!

Un’amministrazione normale, con una spesa molto modesta valutabile in € 20.000, impiegherebbe qualche giorno per acquistare 6 pompe di 15 HP e un solo giorno per sostituire le pompe fuori uso, evitando così di creare disagi ai cittadini e intralci alla circolazione con le autobotti, costituendo, nel contempo, una scorta di pompe per gli interventi urgenti.

Perché l’ufficio tecnico non ha ancora predisposto la gara per l’acquisto delle pompe guaste e di altre da tenere in deposito come scorta? Ancora più grave è lo stato dei luoghi circostanti i pozzi che sembrano vere e proprie discariche di rifiuti, pozzi lasciati incustoditi e, ci sembra, privi di adeguata protezione. Ciò potrebbe procurare rischi alla salute dei cittadini?

Questo centro studi propone all’amministrazione Cristaldi:1) l’immediata sostituzione delle pompe;2) la bonifica dell’area circostante i pozzi;3) la messa in sicurezza dei pozzi con adeguata protezione;4) l’installazione di telecamere.La presente sarà nostra cura trasmetterla alle autorità competenti. (Le due foto sono state scattate dal Centro Studi "La Voce") 

Girolamo Pipitone, presidente del Centro Studi "La Voce"

30-04-2015 20,30

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