Intervista all’Ing. Damiano Galbo, progettista del depuratore comunale di Bocca Arena

Redazione Prima Pagina Mazara

  VIDEO   Nel corso della cerimonia inaugurale del depuratore comunale, avvenuta giovedì 13 marzo, abbiamo intervistato l'Ing. Damiano Galbo, il progettista dell'impianto di depurazione.

Il Direttore dei lavori, a capo di un gruppo di progettazione, ha spiegato come esso sia un impianto biologico che convoglia le acque nere cittadine e dopo un processo di separazione delle parti solide da quelle liquide, agisce sui reflui con immissione di aria ed agenti biologici che degradano gli stessi reflui con colonie batteriche. I reflui depurati, attraverso il pennellone sottomarino, vengono poi riversati in mare a due miglia dalla costa.

"Il depuratore è un impianto di depurazione di tipo biologico a fanghi attivi - afferma l'Ing. Galbo (nella foto mentre descrive il processo) - Il refluo dell'intera città viene pompato all'impianto dal lungomare san Vito e una volta arrivato all'impianto, la sostanza organica contenuta nel refluo subisce una degradazione attraverso l'impiego di popolazioni di batteri che per il loro ciclo vitale utilizzano la sostanza organica contenuta nel refluo. A fine ciclo di trattamento, sia della linea fanghi che della linea acque, viene separato dal refluo il contenuto liquido, di acqua, che rispetta tutti i parametri di legge e, una volta verificato il rispetto di tali parametri, viene scaricato in mare attraverso una condotta sottomarina realizzata da molti anni e che lo allontana dalla costa ad almeno due chilometri".

D. Questo comporterà anche una riqualificazione della costa mazarese, perché le acque saranno ripulite dagli scarichi?

"Sì. Per come più volte è stato detto in questi ultimi tempi, la città ritornerà ad avere una spiaggia dentro la città. E quindi con una piena fruizione del mare, perché tutti i reflui saranno portati all'impianto di depurazione".

D. Secondo lei, a livello tecnico, che tempi potrebbero esserci per rendere balneabile quell'area che adesso non lo è?

"Guardi, per fortuna gli scarichi esistenti sono solo di natura organica e di tipo civile, ossia di abitazioni civili, e non ci sono scarichi industriali. Per cui le sostanze organiche in acqua di mare hanno una degradazione, dal punto di vista batteriologico, molto forte e anche rapida. E' chiaro che nei punti dove per decenni sono stati gli scarichi probabilmente una bonifica ed una riqualificazione degli areali immediatamente prossimi agli scarichi andrà prevista ed andrà pensata".

Vincenzo De Santi

15/03/14  09,00

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