Interrogatori indagini appalti truccati, Totò Cuffaro si è avvalso della facoltà di non rispondere
Si è conclusa rapidamente l'attesa udienza al palazzo di giustizia di Palermo per Salvatore Cuffaro, già presidente della Regione Siciliana, indagato in una vasta inchiesta su presunti episodi di corruzione, turbativa d'asta e associazione a delinquere. Cuffaro, accompagnato dai suoi legali, l'avvocato Marcello Montalbano e Giovanni Di Benedetto, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere davanti al Giudice per le Indagini Preliminari (GIP), Carmen Salustro, limitandosi a rilasciare dichiarazioni spontanee. L'ex Governatore è tra le 18 persone per le quali la Procura di Palermo ha richiesto l'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.
Con l'interrogatorio di Cuffaro e degli altri indagati che si è concluso, l'attenzione si sposta ora sulla decisione del GIP, chiamato a valutare il quadro probatorio e a pronunciarsi sull'accoglimento delle richieste avanzate dagli inquirenti. Cuffaro ha lasciato il tribunale senza rilasciare dichiarazioni ai giornalisti. I suoi difensori hanno annunciato l'intenzione di diffondere una nota stampa nelle prossime ore per chiarire la posizione del loro assistito. Nel frattempo, l'inchiesta continua a generare ripercussioni a livello politico e sanitario.
Il gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia ha formalmente chiesto l'intervento del Ministero della Salute, sollecitando l'invio di ispettori in Sicilia. L'attenzione del partito è focalizzata in particolare sulla gestione dell'Asp di Siracusa e sui drammatici casi delle morti sospette all’ospedale Papardo di Messina. Secondo le ipotesi investigative, i decessi a Messina potrebbero essere riconducibili a infezioni post operatorie. Questa dolorosa vicenda è confluita nell'indagine sull'Asp di Siracusa a seguito di un'intercettazione chiave che coinvolgerebbe Paolo Russo, presidente della commissione di gara dell'Asp, e il responsabile unico del procedimento, Giuseppina Di Mauro. L'esito della richiesta di misura cautelare da parte del GIP sarà il prossimo passo decisivo in un'indagine destinata a ridisegnare gli equilibri della politica e della sanità isolana.