Il peschereccio Airone è sfuggito al sequestro di miliziani libici

Redazione Prima Pagina Mazara

Il peschereccio "Airone" di Mazara del Vallo, sequestrato stamane in acque internazionali, starebbe tentando una disperata fuga. Lo rende noto il presidente del Distretto della Pesca, Giovanni Tumbiolo, secondo cui "l'equipaggio - dice all'Ialpress- e' riuscito a immobilizzare e chiudere in una cabina gli uomini armati saliti a bordo. Non si sa se due, o forse uno".

Il comandante dell'imbarcazione, Alberto Figuccia, a tutto gas, ha invertito la rotta dirigendosi verso nord, in direzione delle coste siciliane, sfuggendo cosi' al rimorchiatore, molto piu' lento, con a bordo altri uomini armati che aveva condotto l'assalto. "Sono stato informato che stanno scappando - aggiunge Tumbiolo -. Bisogna capire lo stato d'animo di questi pescatori, terrorizzati. C'e' molta paura. E' comprensibile qualsiasi comportamento dei nostri pescatori. E' forte la paura di cadere in mare a gente senza scrupoli".

Il proprietario del peschereccio Vito Rando Mazzarino, la cui azienda è associata al Distretto della Pesca, ha incontrato Giovanni Tumbiolo. I due si sono messi in contatto con le autorità marittime italiane, apprendendo che il peschereccio si trovasse in navigazione verso nord. Le notizie sono ancora frammentarie ma si spera in un epilogo positivo della vicenda e senza nessun atto di violenza. (nella foto di Vincenzo De Santi: da dx Giovanni Tumbiolo e Vito Rando Mazzarino).

Il peschereccio adesso sarebbe scortato da un'unità militare italiana ed in rotta verso Lampedusa.

“Esprimo vivo compiacimento e congratulazioni alla Marina Militare Italiana -ha dichiarto il sindaco Nicola Cristaldi- che ha impedito un atto di pirateria a danno di un peschereccio di Mazara del Vallo che era stato dirottato verso le coste libiche con la forza delle armi da non meglio identificati miliziani”. 

17-04-2015 12,00

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