Il "Blue Monday” e le sue discutibili origini

Redazione Prima Pagina Mazara

Oggi è il terzo lunedì dell'anno e, secondo una consuetudine recente ma piuttosto radicata, anche il cosiddetto "Blue Monday", cioè il giorno più malinconico dell'anno. Questa convinzione nasce nel mondo anglosassone e velocemente ha preso piede anche nel resto del mondo grazie alla capillare diffusione dei social-media. Come e quando è nata? E soprattutto su quali basi si fonda? È opinione abbastanza comune che questo giorno abbia questa mesta denominazione perché cade in un periodo in cui si prende consapevolezza dei chili presi e dei quattrini spesi durante il periodo delle vacanze natalizie, caratterizzato da un clima di euforia imposta e da tanti vissuta con fastidio e insofferenza.

Chissà? Quel che è certo che non ci sono prove scientifiche che avvalorino la specificità del terzo lunedì di gennaio rispetto a altre date. Il concetto di "Blue Monday" ha avuto origine nel 2005, apparendo su un comunicato-stampa del canale televisivo Sky Travel, in cui si affermava di aver utilizzato un'equazione elaborata da Cliff Arnall, un ricercatore dell'Università di Cardiff. Un giornalista del "Guardian", Ben Goldacre, ha facilmente smentito l'operazione dimostrando che si trattasse di una pseudo-equazione, in quanto metteva insieme dati quantificabili (denaro) e dati non quantificabili (tempo, demotivazione, ecc.), inoltre, ha svelato la partecipazione di una società di pubbliche relazioni, incaricata di contattare un ricercatore per remunerarlo in cambio della propria firma.

A questo punto, è facile dedurre come il vero scopo di Sky Travel fosse stato quello di creare una suggestione per incrementare viaggi, crociere, soggiorni termali; attività ricreative per eccellenza.

Come spesso accade, anche stavolta il marketing influenza i costumi e il linguaggio secondo il detto, "follow the money".

di Francesca RUSSO

La rubrica Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.

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