I 9 cavi sconosciuti che collegano Mazara al mondo intero. Spionaggio o business? [Seconda parte]

Redazione Prima Pagina Mazara

Nella prima parte dell'inchiesta abbiamo detto che Mazara è il cable landing point (CLP) più importante d'Italia. Un nodo fondamentale dove transitano le

comunicazioni globali (dati, internet, telefonate, e-mail, etc.) che passano (vedi foto 1 e foto 2) attraverso ben 9 cavi sottomarini di fibra ottica che atterrano proprio a Mazara, elementi di un sistema di scambio dati che innerva tutto il pianeta. Vediamo quali sono.

Il Columbus-3, che fin dal 1999 collega Mazara con Hollywood, in Florida (USA), passando per Spagna e Portogallo. In Italia è di proprietà di Telecom Sparkle.

Il cavo Didon, 170 km di cavo fra Kelibia (Tunisia) e Mazara, che inizierà a funzionare fra qualche mese ed è gestito da società telefoniche tunisine in partnership, in Italia, con Interoute. Interoute è una società privata di telecomunicazioni, appartenente alla Sandoz Family Foundation (quest'ultima attiva anche nell'industria farmaceutica e che in passato ha stretto un accordo con la società sarda Tiscali) e alla Emirates International Telecoms di Dubai. Essa possiede la più grande rete di fibra ottica, oltre 54.000 km, che attraversa l'Europa, fino al Nord America, nel Medio Oriente e in Africa; una rete d'avanguardia, su cui si dice giornalmente viaggiano più di un miliardo di euro di transazioni e-commerce. Interoute ha dunque una landing station a Mazara nonché un punto di accesso alla rete (PoP), per i collegamenti terrestri.

GO-1 Mediterranean Cable System è un potente cavo che collega direttamente, come quello tunisino, Mazara e St. Paul's Bay a Malta. Completato fra il 2008 e il 2009, rappresenta un accordo fra Interoute e GO telecomunicazioni di Malta. Malta ha oggi un traffico dati di gran lunga superiore rispetto a quello che può generare la popolazione residente. Perché? Una legge maltese offre degli sgravi fiscali per i siti web di gioco più o meno d'azzardo in rete che hanno le sedi e i server collocati sull'isola, tanto da averla fatta diventare il centro europeo del gaming on-line a distanza, casinò, poker, scommesse sportive.

Questo significa che, molto probabilmente, grazie a questa rete, un giocatore europeo quando si collega per giocare on-line, genera un traffico dati con Malta.Sarà solo un caso il fatto che a Mazara, negli ultimi anni, i centri di scommesse, giochi e poker on-line si siano moltiplicati in maniera anomala a dismisura e che, periodicamente, qualche amministratore della Provincia abbia manifestato la volontà di far nascere un casinò da queste parti?

Hannibal, dal nome del celebre condottiero cartaginese, è l'altro diretto collegamento dati di Mazara con Kelibia in Tunisia. Lungo 178 km, costato 84 milioni di Euro, è attivo dal 2009 ed è di proprietà di Telecom Tunisia. Sbarcando a Mazara, si collega direttamente alla rete paneuropea Interoute, consentendo ai dati di viaggiare a grande velocità verso tutta l'Europa, il Nord America e il Medio Oriente. Poche settimane fa è stato danneggiato da alcuni pescatori tunisini ma è stato subito riparato. C'è da dire, fra l'altro, che la rete sottomarina di fibra ottica Hannibal è stata fornita dalla cinese Huawei, leader mondiale di apparecchiature per reti internet nonché di smartphone, sospettata di collaborare con Pechino e di minacciare la privacy e la sicurezza informatica di quei paesi e persone che fanno uso dei suoi prodotti, ragion per cui la stessa azienda è mal vista dagli Stati Uniti.

Il cavo Italy-Libya invece collega la costa mazarese con la libica Tripoli. E' lungo 570 km ed è di proprietà di Telecom Italia Sparkle e della Libya International Telecommunications Company. Risale al 1998 ma è stato aggiornato alla fine del 2011 - con una capacità di trasmissione dati a 40 Gbps - a seguito della crescente domanda di internet nel Paese, conseguentemente alla rivoluzione che ha portato alla fine del regime di Gheddafi. Non c'è dubbio che molte preziose informazioni, scaturite dai fenomeni migratori, dalla recente guerra e dal ruolo dei Paesi occidentali della NATO in questo contesto, potrebbero aver transitato da qui.Oggi la Libia ha fame di dati e lavora sodo per sviluppare veloci fibre ottiche tecnologicamente avanzate per poter collegarsi ai maggiori hub europei di internet.

Esso è l'unico Paese del Mediterraneo a possedere una fitta rete di fibra ottica che collega ben 13 proprie località costiere, fra cui i principali porti libici; struttura peraltro, per la maggior parte, fornita da aziende italiane.

Janna è un cavo realizzato nel 2005 che collega Mazara con Cagliari e Olbia con Civitavecchia. Janna è un consorzio e i proprietari dei cavi sottomarini sono alcuni soci privati e pubblici, fra cui Interoute, Wind, Tiscali e la Regione Sardegna, quest'ultima socio di maggioranza.

C'è poi Lev Submarine System, cavo operativo dal 1999, che collega il landing point di Mazara con Israele (Tel Aviv) passando per Cipro. Ben 2.600 km di cavo di proprietà di Telecom Italia Sparkle. Da Mazara i dati viaggiano poi, attraverso terra, in direzione di Catania.Un articolo pubblicato su l'Espresso a Novembre svela che proprio a Cipro si trova una base segreta, gestita dai servizi segreti inglesi ed americani, per controllare le comunicazione fra Paesi arabi ed Europa attraverso il Mediterraneo, e nella lista dei cavi ciprioti spiati ce ne sono tre che hanno snodi in Italia e raccolgono le comunicazione del nostro Paese. Proprio come il Lev Submarine System.

MENA (Middle East North Africa) è un nuovissimo cavo lungo 8.000 km che connette il Medio Oriente a Mazara del Vallo. Parte da Al Seeb, in Oman. Attraverso il Golfo di Aden imbocca il Mar Rosso, passando per Jeddah in Arabia Saudita e si ferma a Zafarana in Egitto, nei pressi del Canale di Suez. Da lì un breve passaggio per la terraferma fino ad Abu Talat, sempre in Egitto, per poi raggiungere, attraverso il Mediterraneo orientale, Mazara.In realtà MENA è un sistema di cavi che raggiunge anche l'India e, in partnership con la compagnia di comunicazione del Medio Oriente GBI, tocca i maggiori hub nordeuropei e quello di Milano, sia attraverso le vie terrestri, da Mazara che attraverso altri percorsi.

Mena è anche una società privata egiziana, controllata dal gruppo Orascom, già proprietaria anche di Wind, Società adesso nelle mani dei russi.L'Assessorato Territorio e Ambiente siciliano, nel 2012, ha autorizzato un ingresso di fibre ottiche sottomarine, nel Lungomare Fata Morgana, ad una società "Mena Cable del Medio Oriente e del Nord Africa" con sede a Roma, nella stessa sede di Wind.

E per finire c'è SeaMeWe-3, acronimo di South-East Asia, Middle East e Western Europe, il cavo più noto ed importante, quello al centro dello scandalo del datagate. 39.000 km di fibra ottica, una delle principali dorsali di internet, assieme al SeaMeWe-4, che dall'Australia e dalla Corea del Sud, passando per il Sud-Est asiatico, l'India, i Paesi arabi, l'Africa, il Mediterraneo, arriva nel Nord Europa fino in Germania. Mazara è l'unico landing point italiano e siciliano di tutto il sistema, ed è controllato, come già noto, da Telecom Italia Sparkle.

Vincenzo De Santi

17-12-2013 8,50

{fshare}