Giornata contro la violenza sulle donne, presidente LCC Quinci: "Necessaria una vera parità di genere"

Redazione Prima Pagina Mazara

Riceviamo e pubblichiamo nota del presidente del Libero Consorzio Comunale di Trapani, Salvatore Quinci.

"Il rischio di scadere nella retorica in una giornata come questa è sempre alto. Di anno in anno. Così come il rischio di consegnare parole scontate, magari ad effetto ma vuote di sostanza. Credo che la prima e vera inversione di tendenza dovrebbe portarci ad una riflessione sulla violenza. La nostra società ne è sempre più intrisa, vive di rapporti di forza che legittimano le scelte. Le dinamiche nei rapporti interpersonali e di comunità sono spesso delineati dalla logica dei muscoli, ostentati come nuovo paradigma per dirimere le controversie.

Una società violenta non dà spazio alle donne. Che tuttavia non possono essere considerate una “categoria”, una parte da difendere, come se avessero qualcosa in meno rispetto all'altro genere. La nostra società sarà libera quando riuscirà, attraverso le sue regole, la sua educazione, i suoi principi e valori, a fare emergere l'universo femminile per quel che è, con le sue potenzialità, anche con le sue contraddizioni. Perché sarà un universo libero. Perché consentirà alla donna di affermarsi in quanto essere umano e non perché capace di assumere i tratti del predominio maschile.

Le donne non saranno mai libere di esprimersi come meglio credono fin quando sarà l'uomo ad aprire la porta della legittimazione nel sistema mondo. E gli uomini non saranno mai credibili fin quando non riconosceranno che c'è un modo d'interpretare e di vedere la vita diverso, frutto di sensibilità che non hanno e che non vanno combattute ma studiate e soprattutto rispettate. La parità di genere sarà trionfante quando non ci sarà più. Quando uomo e donna saranno espressione di una società senza steccati, senza corsie preferenziali, senza violenza, anche e soprattutto quella muta, nascosta, che vive in tante case.

Scuola, sapere, confronto e rispetto devono essere gli strumenti di un cambiamento che deve avere i suoi simboli come quelli di oggi ma che deve essere necessariamente incarnato nella quotidianità, nel presente che non vuole tradire il futuro.