Starebbe creando una reazione a catena la scelta del gruppo I Futuristi, ovviamente su volontà del loro capo Nicola Cristaldi, di dirottare la scelta del candidato sindaco sull’avvocato mazarese Mariella Martinciglio, dopo il garbato rifiuto dell’imprenditore mazarese Davide Palermo. Abbiamo più volte sottolineato il problema da parte del Sindaco Cristaldi di compattare il proprio entourage intorno ad un nome come candidato sindaco che una volta eletto potesse amministrare nel segno della continuità rispetto a questo ultimo decennio.
Avevamo già parlato dei malumori persistenti fra attuali assessori e consiglieri comunali in merito alle scelte del Sindaco uscente. Ci riferiamo al vice sindaco Silvano Bonanno il quale però, abbandonata l’idea di una sua candidatura, penserebbe invece a lanciare quella del figlio Giuseppe in Consiglio comunale ed in quota Futuristi. Altro riferimento alla “triade” formata dall’attuale assessore Vito Billardello, con la sua lista Osservatorio Politico, dal presidente del Consiglio comunale Vito Gancitano, risultato il primo degli eletti al Consiglio comunale alle ammnistrative 2014, e al consigliere comunale Francesco Foggia, aderente al PSI quindi in teoria all’opposizione ma in pratica sempre nella maggioranza di Cristaldi, salvo la rottura negli ultimi mesi per frizioni con la fedelissima cristaldiana Joselita D’Annibale.
Foggia, oggi anche vicino ad ambienti di Fratelli D’Italia, lo scorso dicembre ha fondato un suo movimento denominato “la Forza dei Fatti”. All’interno del gruppo “La Forza dei Fatti” , il cui segretario è Paola Barranca, milita, avendo ricevuto la delega alla cultura, il prof. Danilo Di Maria, già assessore nella prima sindacatura di Nicola Cristaldi. Ebbene proprio il prof. Di Maria (in foto di copertina) sarebbe stato individuato dalla suddetta “triade” quale probabile candidato a sindaco.
Una candidatura quella del prof. Di Maria che, qualora confermata, romperebbe ogni possibilità di una riconciliazione fra la “triade” ed i Futuristi. A proposito di riconciliazione, crediamo invece, passando ad un’altra coalizione in corsa per le Amministrative, che la paventata rottura fra il Gruppo di Vito Torrente e l’ex deputato all’Ars, nonché attuale coordinatore di Forza Italia, Toni Scilla, sia soltanto momentanea, cioè funzionale all’assetto del centro destra; risulterebbe decisivo il lavoro portato avanti da Paolo Torrente, primogenito dell’ex assessore comunale e provinciale già candidato sindaco alle scorse Ammnistrative.
Il Gruppo Torrente –come scritto di recente- avrebbe già avrebbe pronte tre liste proprie ed avrebbe individuato come candidato sindaco l'imprenditore Nicola Giacalone, proprietario di un cantiere navale e già assessore provinciale con Giulia Adamo. Una candidatura che potrebbe avere l’Ok anche dal gruppo mazarese dell’Udc che fa capo all’assessore regionale Mimmo Turano il quale non vorrebbe certamente essere escluso nelle decisioni relative al governo della Città per i prossimi 5 anni.
In pratica la candidatura di Nicola Giacalone resterebbe valida soltanto qualora avvenisse la formazione di una “grossa coalizione allargata” in grado di vincere al primo turno o almeno di avvicinarsi già in prima battuta alla soglia del 40%. Qualora così non fosse anche questa candidatura sarebbe messa in discussione e vi sarebbe un rimescolamento di carte nell’intero centro destra compresa la Lega che sostiene la candidatura del giovane consigliere comunale Giorgio Randazzo. Altra candidatura a sindaco, ormai certa da mesi, è quella del consigliere comunale Nicola La Grutta del M5S che correrebbe con una sola lista al quale il meetup mazarese sta lavorando da mesi; sarebbe già pronta: sarà abbastanza forte per battere le “truppe cammellate” delle altre coalizioni? Francesco Mezzapelle
