Vito Gancitano, pres. Consiglio comunale, difende sul suo operato nella seduta dedicata alla Belice Ambiente

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
28 Maggio 2015 12:14
Vito Gancitano, pres. Consiglio comunale, difende sul suo operato nella seduta dedicata alla Belice Ambiente

La seduta del consiglio comunale aperto sulla vicenda rifiuti, a mio avviso, ha messo in evidenza le problematiche inerenti le condizioni igienico-sanitarie, i rapporti tra l’Ato Belice ed il Comune, dando spazio nel contempo alle varie voci in campo.

Tutti coloro i quali hanno chiesto di intervenire: consiglieri comunali, sindacalisti, associazioni, parlamentari, commissario straordinario e sindaco, hanno avuto legittimamente e doverosamente la possibilità di intervento sulla delicata questione rifiuti, con un metodo trasparente. Il proponente ha avuto dieci minuti di tempo, peraltro sforato con il consenso della presidenza, gli altri 5 minuti a testa e giustamente sia il commissario straordinario Alfano che il Sindaco Cristaldi hanno avuto maggiore tempo a disposizione.

Nel corso degli interventi ho esercitato con tutti i consiglieri, nessuno escluso, ripetuti inviti alla calma. Nessuno, ripeto nessuno, ha avuta concessa la parola per la seconda volta per il corretto svolgimento dei lavori di un consiglio comunale, peraltro straordinario. Le registrazioni degli interventi sono agli atti, sono state autorizzate le riprese televisive integrali e tutti coloro i quali hanno assistito ai lavori, di presenza o via etere, possono farsi un’idea.

E’ quindi assolutamente strumentale l’accusa che è stata rivolta alla mia presidenza, per la verità da un solo consigliere comunale, ma poi ripresa ed amplificata da media e social network, di avere condotto i lavori in maniera non equilibrata. Avendo sempre ricoperto il mio ruolo di presidente super partes non accetto e non accetterò da nessuno accuse di un certo tipo. Annuncio di avere conferito mandato ad i miei legali di monitorare sia i media che i social network in quanto risultano critiche e commentioffensivi che vanno al di là della normale dialettica democratica, del diritto di critica e di espressione delle legittime opinioni.

Offendere e diffamare sono reati che non esiterò a perseguire qualora riscontrati.

(Comunicato Stampa)

28/05/2015

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