Alcuni giorni fa abbiamo parlato della chiusura delle sedi di Mazara e Castelvetrano a seguito della cosiddetta "spending review" voluta dal Governo Monti. Avevamo anche preannunciato, più volte, ma era ovvio che avvenisse, il disagio di tanti professionisti
mazaresi e castelvetranesi, ma anche cittadini, costretti a spostarsi a Marsala per seguire procedimenti giudiziari. A vivere grossi disagi sono anche gli stessi dipendenti del Tribunale di Marsala che adesso si trovano a gestire una grossa mole di lavoro a seguito degli accorpamenti. A tal proposito è intervenuto la Uil di Trapani.
"Il personale dipendente in servizio negli uffici giudiziari di Marsala vive numerosi disagi in seguito agli accorpamenti delle sezioni distaccate della provincia avvenuti negli scorsi mesi".A renderlo noto è il segretario provinciale Uilpa Gioacchino Veneziano dopo avere partecipato ieri mattina, insieme al coordinatore Uilpa Giustizia Giuseppe Saladino, ad un'assemblea del personale dipendente degli uffici giudiziari marsalesi."Durante la riunione – spiega Veneziano – è emerso che a causa degli accorpamenti, gli spazi a disposizione dei lavoratori sono diventati angusti, per cui diventa meno agevole lavorare in ambienti piccoli dove è più complicato mantenere pulizia e condizioni di salubrità ottimali.
Ritengo, pertanto, che sia necessaria una migliore organizzazione degli spazi in modo da tutelare tutti i lavoratori".Nel corso dell'assemblea si è discusso, inoltre, di mobilità interna, della riapertura dei termini dei progetti lavorativi per il miglioramento del personale e delle conseguenze dei casi in cui le udienze si prolungano oltre le 9 ore.Il segretario provinciale Uilpa, considerato quanto discusso in assemblea, ha deciso di chiedere un incontro con il presidente del Tribunale di Marsala Gioacchino Natoli per cercare di trovare insieme le soluzioni più opportune per mettere fine allo stato di malessere vissuto dal personale degli uffici giudiziari marsalesi.
28-09-2013 8,30
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