I Carabinieri della Compagnia di Alcamo, nel corso di servizi di svolti in località balneari che in questo periodo sono popolate da un gran numero di turisti, hanno denunciato 6 persone per i reati, a vario titolo, di ricettazione, porto di armi od oggetti atti ad offendere e rissa.
In particolare, i Carabinieri della Stazione di Balata di Baida hanno denunciato un pregiudicato 32enne residente ad Alcamo con l’accusa di ricettazione e porto di armi od oggetti atti ad offendere. L’uomo è stato sottoposto a controllo l’uomo mentre si trovava alla guida della propria auto in località Scopello. L’atteggiamento del 32enne, che si è dimostrato particolarmente nervoso e reticente alla domande degli operanti, hanno indotto quest’ultimi ad eseguire accertamenti più approfonditi. Tramite una perquisizione, i Carabinieri hanno accertato che l’uomo, oltre ad essere in possesso di un coltello e di un taglierino, portava con sé ben 18 telefoni cellulari, tutti sprovvisti di SIM e di confezionamento. Il 32enne non ha fornito alcun valido motivo che giustificasse il possesso di tutti quei cellulari riposti in una borsa, pertanto, sono stati sequestrati insieme ai coltelli.
Ciò ha condotto al deferimento in stato di libertà dell’uomo che, nella stessa circostanza è stato anche segnalato alla Prefettura di Trapani quale assuntore non terapeutico di sostanze stupefacenti con il contestuale sequestro di 1,5 gr dimarijuana nascosti nella tracolla.
A San Vito Lo Capo, invece, i Carabinieri della locale Stazione sono intervenuti per una rissa in corso sulla spiaggia.
Alla vista dei militari, il gruppetto di partecipanti si è disperso in fretta nel tentativo di sottrarsi al controllo, ciò nonostante i Carabinieri hanno identificato i responsabili, ovvero 5 persone, tra i 20 e i 45 anni, tutti stranieri che, con il loro comportamento avevano seminato il panico tra i bagnanti tra cui erano presenti anche molti bambini. Al termine degli accertamenti, è emerso che lo scontro era scaturito da un alterco per futili motivi tra 4 turisti di originari del Belgio e un venditore ambulante marocchino.
Comunicato stampa