Mazara del Vallo, il 2017 dalla “A” alla “Z”. Altro che Capitale…

Redazione Prima Pagina Mazara
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31 Dicembre 2017 11:15
Mazara del Vallo, il 2017 dalla “A” alla “Z”. Altro che Capitale…

Descrivere in poche righe quanto avvenuto nel 2017 a Mazara del Vallo potrebbe risultare di impegnativa lettura in queste ore nelle quali i cittadini sono impegnati negli ultimi preparativi per brindare all’arrivo del 2018. Pertanto la nostra Redazione, come già avvenuto negli anni scorsi, ha voluto riassumere in alcune “parole chiave”, dalla A alla Z, i principali fatti, problemi ed anche i personaggi che hanno caratterizzato la vita cittadina.

 

Purtroppo dal nostro punto di vista risultano maggiori rispetto al 2016 le criticità che affliggono la Città, non siamo (e non vogliamo esserlo) fra quelli che additano sempre e solo a fattori esterni le proprie difficoltà; ovviamente è d’obbligo poi anche il paragone con realtà viciniore, Mazara del Vallo non è d’altronde, nel bene e nel male, una Città-Stato come qualcuno vorrebbe far sembrare. Purtroppo, duole evidenziarlo, rispetto allo scorso anno poco o niente è cambiato, anzi diverse cose sono anche peggiorate, e certamente non possiamo nascondere la realtà .

Buona lettura cari lettori e Vi auguriamo un 2018 migliore dell’anno appena trascorso:

A come Ambiente. In questa categoria abbiamo voluto inserire tutte le questioni relative alle tematiche ambientali riguardanti il territorio mazarese. Diciamo innanzitutto che molti cittadini mazaresi hanno poco rispetto, vedi le numerose discariche abusive disseminate in ogni angolo del territorio urbano, per il territorio in cui vivono. Anche quest’anno si sono registrate grosse difficoltà nel sistema di raccolta dei rifiuti che ha causato l’accumulo di cataste di rifiuti per le strade.

L’Amministrazione Cristaldi ha puntato sempre il dito sulla gestione regionale delle discariche ma ha grosse responsabilità per il mancato decollo della raccolta differenziata che abbasserebbe di molto la dipendenza dalle discariche. Si spera che nel 2018 con il nuovo servizio quinquennale della raccolta rifiuti dell’Aro comunale la situazione possa migliorare magari garantendo stabilità a quel centinaio di lavoratori che ogni giorno operano per la raccolta dei rifiuti e che in questi anni hanno subito varie prevaricazioni, in primis il mancato pagamento degli stipendi.

B come Biblioteca Comunale. A causa di un problema ad un soffitto nella struttura dell’ex asilo Corridoni la sala lettura è chiusa dal 2015. In attesa di intervenire l’Amministrazione ha addirittura chiuso (per “motivi di sicurezza”) dal luglio 2017 l’intera biblioteca creando ancora grossi disagi studenti e ricercatori desiderosi di avvalersi di alcuni importanti testi in essa custoditi. Da mesi è il Consiglio comunale dovrebbe approvare una mozione che impegnerebbe la Giunta Cristaldi ad intervenire per riaprire la biblioteca. Una volta approvata l'Amministrazione interverrà?

C come Corte dei Conti. I magistrati contabili della Regione anche quest’anno hanno “bacchettato” l’Amministrazione comunale mazarese individuando diverse criticità nel Rendiconto 2015 e nel Bilancio 2016, dichiarando ancora una volta il risultato economico del Comune “inattendibile” (nota del 15 dicembre 2017 della Sezione Controllo della Corte di Conti. A conferma di ciò non si spiegherebbe altrimenti la difficoltà approvare e portare in Consiglio comunale il Rendiconto 2016, visto che lo stesso è stato approvato e ritirato dalla Giunta Cristaldi più volte.

D come Dragaggio. Si attende danni il dragaggio del Porto di Mazara del Vallo, ormai innavigabile con conseguenze nefaste per comparto peschereccio e per le attività ad esso collegate. Quello che una volta era il cuore pulsante della Città e dell’economia marinara oggi si trova in uno stato di degrado ed abbandono perché non dragato da 40 anni. La Città è in attesa di una prima escavazione. Nonostante la gara di appalto espletata da due anni, i lavori non partono. Si attende che il Comune possa dare seguito alle prescrizioni dell’Assessorato regionale Territorio ed Ambiente per limitare un’area della “Colmata B” ove dovrebbero essere scaricati i fanghi prelevati dall’escavazione.

E come Elezioni, quelle che ci sono state e quelle ormai prossime, cioè nazionali, e poi forse provinciali. La politica cittadina con le scorse elezioni regionali è di nuovo in fermento dopo qualche anno di stasi. La vittoria del centro destra, la debacle del Pd, e l’avanzata del M5S hanno caratterizzato le elezioni regionali e su questa strada si sta procedendo verso le Politiche del 4 marzo. In Città il M5S è il primo partito (non è un caso che come unico deputato mazarese all’Ars sia stato confermato Sergio Tancredi), le altre forze si stanno riposizionando ed già iniziato il “valzer delle casacche” in Consiglio comunale la cui geografia politica è ben diversa da quella stabilita con le Ammnistrative 2014.

Per quanto riguarda il prossimo governo della Città sembra delinearsi un accordo sottobanco fra l’entourage guidato dal sindaco Nicola Cristaldi (si candiderebbe alla presidenza della Provincia) ed una buona parte del Pd che risponde alla segreteria comunale.

F come Futuristi, non ci riferiamo al movimento artistico-letterario dei primi del ‘900, bensì al nuovo (un ritorno di “fiamma” si potrebbe definire) soggetto politico voluto dal sindaco Nicola Cristaldi per creare attorno a se un consenso per il suo rilancio nella politica extra-moenia dopo la rottura con il leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Così il ritorno alla sua idea di un “movimento-cocktail” futurista ove far convergere personaggi di diversa estrazione politica, di destra, sinistra e centro pronto a contrattare le altre forze politiche nelle diverse tornate elettorali. Cristaldi ne è il capo, gli altri lo seguono o, almeno dovrebbero, visto che il suo gruppo consiliare, ed il suo consenso, perde pezzi.

G come Giovani sempre meno presenti nella vita politica cittadina e delusi dalla politica degli ultimi anni. In città si registra una vera e propria diaspora di due, forse tre generazioni appartenete alla fascia d’età dai 18 anni ai 45 anni. Una nuova emigrazione verso il nord-Italia e Paesi del nord-Europa non ha lasciato immune la Città di Mazara negli ultimi anni (alla faccia delle stime di crescita del Governo Gentiloni). Spesso i giovani neolaureati in università del centro nord, ma anche a Palermo, preferiscono rimanere in quelle realtà o spostarsi piuttosto che ritornare in un contesto lavorativo, quello mazarese, che offre pochissimi spazi se non un precariato imperversante che alimenta nuove forme di schiavitù.

H come Hotel. Sono pochi rimasti in città a causa della chiusura di alcuni per cattiva gestione o per la riconversione in centri di accoglienza di migranti, questo ormai il vero business di cooperative onlus e di servizi sociali pubblici o pseudo tali con la complicità dello Stato Italiano.

I come Illuminazione Pubblica sempre più scarsa in Città. Non ci riferiamo solo a quelle vie periferiche che sono senza sistema di illuminazione o che rimangono al buio a causa del furto dei fili di rame. Scarsamente illuminate anche alcune vie principali, vedi ad esempio il piazzale G.B. Quinci ed il lungomare San Vito con grosso rischio di incidenti per quanti attraversano le strisce pedonali ormai quasi invisibili. Unica nota positiva l’inizio dei lavori, grazie alla Regione, per il ripristino dopo alcuni anni dell’impianto di illuminazione nel porto peschereccio.

K come Kasbah quella di Mazara del Vallo propagandata come luogo di integrazione nei fatti in gran parte dei periodi dell’anno appare desolata. Locali comunali ristrutturati ma chiusi (vedi la Casa Tunisia) con una popolazione composta da autoctoni e di immigrati sempre più costretti a difendersi dalla crescente microcriminalità che sta mettendo a ferro ed a fuoco la Città.

L come Lavori pubblici. Da alcuni anni infatti i lavori pubblici in città sono fermi. A parte il discutibile completamento della sopraelevata da parte dell’Anas e del palazzaccio comunale di piazza della Repubblica, non si registrano l’avvio di opere pubbliche significative, fra le quali anche il rifacimento di strade. Il settore edile in Città vive una crisi come non mai registrata. Come se non bastasse si è registrata anche la bocciatura di alcuni progetti finanziabili presentati alla Regione da parte dell’Amministrazione comunale. Per non parlare di Piazza Regina che è stata si ammodernata ma con un progetto inadeguato: parte del basolato ostruisce la circolazione e non è fruibile da soggetti diversamente abili. A che serve un Piano annuale dei Lavori Pubblici (nel 2017 approvato dalla Giunta il 30 dicembre) se poi si conferma sempre un “libro dei sogni”.

M come manifestazioni. In città proliferano durante l’anno manifestazioni organizzate che purtroppo però non fanno registrare l’arrivo di turisti. Soltanto l’Expo Blue Sea Land dal 28 al 1 ottobre, ha fatto registrare numeri importanti (oltre 150mila visitatori) trasformando la Città di Mazara del Vallo in una piccola Capitale del Mediterraneo grazie all’arrivo di importanti delegazioni istituzionali ed imprenditoriali del Mediterraneo, Africa e Medioriente, e centinaia di incontri commerciali.

N come “Natale 2017”, il programma di manifestazioni di fine ed inizio stilato dall’Amministrazione Cristaldi è costato ai cittadini mazaresi più di 80.000 euro, quasi il doppio, di quanto speso lo scorso anno. Eppure le casse comunali non sono certamente piene, anzi il Comune –come più volte sottolineato dagli amministratori in Consiglio comunale discutendo il Bilancio- non ha molte risorse; del resto sono stati tagliate molte spese per i servizi alla Città, per non parlare dello stato di manutenzione di molte strade mazaresi e del sistema di approvvigionamento idrico che fa acqua da molte parti con gravi disagi per le famiglie.

O come Ospedale “Ajello”. Finalmente riaperto dopo 3 anni i lavori di ristrutturazione finanziati con soldi dell’Ue grazie all’intervento dell’allora assessore regionale Massimo Russo. Si spera che l’Ospedale torni in funzione come un tempo e sia potenziato. Sulla sua riapertura e sulle assunzioni – c’era da aspettarselo- è stata fatta campagna elettorale in occasione delle scorse regionali.

P come Piano Regolatore della Città: è ancora fermo al palo. L’importante strumento urbanistico dopo diversi anni non è stato ancora completato dagli Uffici comunali di competenza, ovviamente questo è un dato anche politico-amministrativo, negativo. Dopo vari commissariamenti regionali per inadempienze nella tempistica relativa alla redazione dello stesso PRG, vi è un silenzio assordante da parte del Comune. Non vi è il rischio della fine del settore edile ma anche di speculazioni edilizie.

Q come “questioni irrisolte”, sono molte quelle che riguardano la Città, a quelle elencate in questo articolo si aggiunge ad esempio l’annosa questione della centrale del metanodotto di Capofeto per la quale la cittadinanza, a causa della politica degli ultimi decenni a partire dal 1980, non ha ricevuto nessun beneficio in termini di servizi e di prezzi del metano. A seguito negli ultimi mesi di diverse sollecitazioni sia dall’opposizione (avvenuto anche un Consiglio comunale aperto sulla questione) e da qualche comitato civico si è ancora una volta registrato, anche qui, uno strano silenzio assordante da parte dell’Amministrazione Cristaldi in merito alla scadenza delle concessioni e alla loro ricontrattazione con benefici stavolta per l’intera città.

R come Rete idrica sempre più fatiscente quella cittadina. Sarebbe ridotta ad un colabrodo con molte perdite in varie zone della Città. Una rete sempre più vetusta che richiede sempre interventi d’urgenza e tampone, nel frattempo migliaia di cittadini si trovano senza acqua diversi giorni della settimana e costretti a chiamare autobotti convenzionate con il Comune. Oltre al danno anche la beffa. Anche nell’ultimo piano annuale l’Amministrazione ha inserito un intervento: risolverà il problema definitivamente?S come Spiagge quelle mazaresi sono sempre meno curate ed in alcuni tratti stanno per scomparire.

Nessun intervento per un loro ripascimento. Particolari attenzioni invece da parte dell’Amministrazione per quella che dovrebbe essere la cosiddetta “spiaggia in Città” che però nonostante rassicurazioni non ha visto il fare il bagno in quelle acque dichiarate balneabili il sindaco Nicola Cristaldi e la sua squadra assessoriale. Il 2018 sarà la volta buona? Inoltre la Spiaggia in città vedrà nel 2018 l’insediamento di un stabilimento di iodioterapia realizzato da un privato che ha vinto in tutte le sedi giudiziarie contro il ricorso dell’Amministrazione che adesso dovrà pure pagare i danni per i mancati introiti del privato nell’estate 2017.T come Traffico spesso impazzito in Città.

Ciò ha innanzitutto la sua causa nella mancanza di un Piano del traffico (ancora nel cassetto del Comune). Incoraggiante l’azione condotta, nonostante il ridotto numero dei vigili urbani, del nuovo comandante Salvatore Coppolino che con un’intensa attività di controllo e sanzionatoria sta disincentivando alcuni “vizi mazaresi” in contrasto con il Codice Stradale; vedi anche la realizzazione di alcune rotatorie in alcuni snodi strategici. Ancora però persistono alcuni incomprensibili sensi unici e la Città appare spesso divisa in due.

Vedi difficoltà per chi proviene dal lungomare per raggiungere la via Salemi. Infine, il grosso problema creato dal nuovo progetto di piazza Regina (vedi sopra).

U come Urbanizzazione primaria quella che sarebbe necessaria per molte vie della Città che si trovano ancora con un fondo di terra battuta, senza servizi e che si allagano con le piogge rendendo difficile la vita ai residenti che però sono costretti a pagare le tasse al Comune. Per non parlare delle buche presenti in molte strade della Città e spesso teatri di incidenti e danni a mezzi e persone che poi portano a risarcimenti (centinaia di migliaia di euro ogni anno) da parte del Comune. Come se non bastasse l’Amministrazione Cristaldi ha triplicato un anno fa gli importi degli oneri di urbanizzazione.

V come Vigilanza, quella che andrebbe potenziata in Città e nella sua periferia. Il 2016 ha visto il perpetrarsi di furti in abitazioni, vi sono quartieri (vedi ad esempio Santa Maria che sono alla mercè quotidiana di gruppo organizzati di ladri) dove i residenti vivono una sorta di “stato di assedio”. Ma non sono mancate le azioni clamorose, vedi la recente rapina in pieno giorno di una gioielleria di Corso Umberto I in pienissimo centro storico.

Z come Zona pedonale urbana. Esiste ancora? A volte si a volte no. Chi controlla che essa venga rispettata come si deve. Plaudiamo ad uno dei meriti che ha avuto il sindaco Nicola Cristaldi, cioè quello di creare una zona pedonale nel centro della Città e soprattutto in Corso Umberto I. Azione che non andava incentivata stendendo solo un manto rosso prima della sua rielezione nel 2014 ma con azioni concrete per il rispetto del divieto di circolazione con relativa creazione di parcheggi regolamentati e non certamente controllati da parcheggiatori abusivi.

Ah ecco un altro problema ancora non irrisolto nonostante diversi appelli all’Amministrazione, i posteggiatori abusivi controllano ormai diverse piazze e vie del centro storico, da piazzale Quinci, lungomare, piazze Santa Veneranda, San Michele e Alcide De Gasperi (davanti stazione); non sono mancati anche casi di aggressione verbale e quasi fisica con cittadini e visitatori. E’ amareggiante assistere a pochi metri dall’attività degli abusivi alla presenza delle auto della Polizia Municipale volte soltanto a controllare (elevando sanzioni) che i cittadini abbiano posteggiato rispettando il codice stradale.

Vergogna.

Francesco Mezzapelle31-12-2017

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