Mazara, “Città del pesce” senza più asta del pesce fresco

Redazione Prima Pagina Mazara
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28 Novembre 2014 12:03
Mazara, “Città del pesce” senza più asta del pesce fresco

Ieri dal Comune è stato comunicato che la Giunta Municipale ha approvato il progetto per la ristrutturazione e riqualificazione dell'ex Mercato ittico in piazzetta Scalo da destinare a "sportello agro alimentare". "Il progetto -si legge nel comunicato del Comune-

per un importo complessivo di oltre 800 mila euro, gode di un contributo del Ministero dello Sviluppo Economico nell'ambito delle misure previste dalla progettazione del Patto territoriale gestito da Agriturpesca, che l'ex Provincia aveva posto in liquidazione e che si accinge a rimettere in bonis alla luce dei contributi decretati che prevedono un totale di 1 milione 400 mila euro in questa prima fase con possibilità di ulteriori misure per circa 4 milioni di euro".

Nello stesso comunicato è stato sottolineato che la struttura dell'ex mercato ittico risulta abbandonata, in verità la struttura ha ospitato per circa un ventennio la caratteristica asta del pesce fresco (vedi foto n.1) che attirava cittadini, commercianti, ristoratori e turisti. Nel maggio del 2012 l'Amministrazione Cristaldi, attraverso un atto firmato dall'allora assessore alla Pesca, Giovanni Quinci, decise di chiudere quei locali definiti -in una nota- "troppo onerosi per le casse comunali". Quindi la struttura fu volontariamente chiusa non abbandonata.

Ciò provocò la reazione dei pescatori che vivono di quella attività che in quelle nuove condizioni non consentiva più gli stessi ricavi mettendo quasi in ginocchio l'economia di trenta famiglie. Incontrarono l'Amministrazione offrendo la disponibilità ad aumentare il canone per l'utilizzo della struttura, adeguata e vicina al luogo di sbarco del pesce e di ormeggio dei loro natanti, e per coprire i costi annuali per il suo mantenimento.

"Siamo costretti a vendere il pesce come gli abusivi, con il carrello in banchina ed in scarse condizioni igieniche" –a denunciarlo furono i proprietari dei piccoli motopesca "Celestino", "Nuova Stella", "S.Elisabetta", "Nuova Tilde Oscar", "Katiuscia", "Delfino" e "Luciano". Queste imbarcazioni effettuano l'attività di pesca giornaliera entro le 12 miglia. Per circa un ventennio questi pescatori, una volta sbarcato il pesce fresco, alle tre di ogni pomeriggio, hanno portato il pesce all'interno della struttura di piazzetta dello scalo (vedi foto) per la folcloristica asta del pesce. Adesso questi pescatori, con grande disagio, sono costretti a scendere il pesce e venderlo in banchina (vedi foto n.2) sotto la luce del sole o anche sotto la pioggia.

Ad occuparsi della struttura che ospitava il mercato del pesce negli ultimi anni è stato un "contrattista", Giuseppe Pantaleo, pagato al 70% dalla Regione e per il 20% dal Comune; lo stesso con note spese e documenti ha dimostrato che ogni anno le spese fra servizi vari e pulizia della struttura non superavano i 20.000 euro, una cifra ben al di sotto dei circa 100.000 euro di cui parlava l'Amministrazione in merito al mantenimento della struttura di piazza dello Scalo.

L'Amministrazione non ritornò indietro sulla sua decisione anzi dopo alcuni mesi, vedi una nota stampa del 12 febbraio 2013, annunciò la concessione in comodato d'uso gratuito alla sezione mazarese dell'Iamc-Cnr della struttura di piazzetta dello scalo quale sede alternativa di quella sita in via Vaccara. La concessione sarebbe stata per sei anni, rinnovabili, i lavori di adeguamento sarebbero stati però a carico dello stesso Istituto; l'accordo probabilmente rientrava nella collaborazione offerta dal Cnr per il prelevamento ed analisi dei fanghi presenti all'interno del porto canale la cui riqualificazione, a partire dal dragaggio, è stata più volte annunciata con tanto di finanziamenti in arrivo, vi sarebbe una prima trance di 2.100.000 euro. Non sappiamo perchè non se ne fece nulla. 

In merito alla situazione in cui versano gli operatori della piccola pesca l'Amministrazione ha avanzato l'ipotesi di potere loro usufruire del grande mercato agro-alimentare (destinato originariamente a mercato ittico all'ingrosso) del porto nuovo che ancora non è aperto; un ipotesi che non ha convinto gli stessi operatori perchè il luogo è scomodo rispetto alle banchine di ormeggio dei loro natanti.

Nella redazione del progetto dello "sportello agroalimentare" che sorgerà nell'ex mercato ittico (vedi foto n.3) di piazzetta dello scalo non è stata presa in considerazione la possibilità di ripristinare l'asta del pesce fresco.(per renderci conto di cosa era il la'sta del pesce fresco basta cliccare sul link e vedere il video girato da un turista neglia nni scorsi: https://www.youtube.com/watch?v=00TCNxxI30o)

Mazara del Vallo è sempre più un porto senza pesce (vedi anche il mercato del congelato), il pesce passa ma non viene venduto qui. Da qualche anno si vedono nelle banchine furgoncini con pesce fresco proveniente da Sciacca (la città che ha già scavalcato Mazara del Vallo per quanto riguarda economia peschereccia). Per non parlare dei rischi sempre più frequenti del pesce scongelato (e ricongelato) venduto da abusivi che si celano (vedi sempre foto n.3) nelle viuzze della "marina",alla faccia della salute alimentare.

Francesco Mezzapelle

28-11-2014 13,00

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