Nella settimana del trentennale della strage di Capaci ci siamo chiesti quale fosse il modo migliore per commemorare le innocenti vittime di quella maledetta strage. E senza alcuna retorica, ma nel verbo del fare, abbiamo aperto le porte del giardino della memoria alle terze classi dell'Istituto comprensivo "Borsellino-Ajello". Oggi, centoventi ragazzi hanno potuto udire la preziosa e onesta testimonianza di Lillo Gesone, gestore del locale Morsi e Sorsi di Porta Nuova a Marsala, intimidito e minacciato dalla mafia. Lillo ha ingaggiato anni fa una battaglia contro un mafioso che aveva un bar sulla stessa piazza e aveva anche l'egemonia su tutto il luogo. Una storia di un uomo comune contro la mafia ma che alla fine ha vinto, un uomo comune che non si è piegato al ricatto mafioso.
A fine testimonianza vedere le mani alzate di alcuni dei ragazzi, incuriositi e presi dalla storia sentita ci fan ben sperare che il coraggio di Lillo possa essere il loro, ribellandosi sempre al sopruso. A fare da relatore, a quella che è diventata poi una chiacchierata, il nostro caro amico Gianfranco Casale.
I ragazzi hanno continuato la giornata al giardino piantumando ben 6 alberelli, dedicando ciascun alberello ad una vittima innocente delle mafie e dipingendo delle panche in nome dell'antimafia e della legalità.
La giornata si è conclusa con una visita all'ipogeo di San Bartolomeo sotto la preziosa guida dell'esperto Stefano Bonacasa.
Ringraziamo l'Istituto comprensivo "Borsellino-Ajello" per aver pensato ad una collaborazione con noi, i docenti intervenuti oggi, in particolar modo la nostra referente Paola Caltagirone, il Comune di Mazara del Vallo per la concessione degli spazi. In ultimo ringraziamo di cuore Stefano Bonacasa, Gianfranco Casale e Lillo Gesone per la loro immensa disponibilità.
LIBERA LA SOLIDARIETÀ
